Fiera dei morti, ecco a che cosa serve il minimetrò

martedì 20 ottobre, 2009

Molte persone si chiedono a che cosa serva il minimetrò. Costa una cifra pazzesca, è aperto solo fino alle 21, collega il vuoto di un parcheggio al centro della città di Perugia.

Se c’è una sicurezza è che il minimetrò diventa indispensabile per la Fiera dei Morti. Dopo aver girato l’interminabile esposizione di bancarelle a Pian di Massiano, infatti, ve la sentireste di prendere l’auto così ben parcheggiata nell’enorme parcheggio gratuito per portarla fino in centro con l’incognita del parcheggio e con la certezza di una coda interminabile?

Ecco che vi basterà prendere il minimetrò da Pian di Massiano per arrivare in circa 11 minuti in centro, al capolina opposto (Pincetto). In centro potrete vedere le altre bancarelle, considerate l’eccellenza dei produttori artigianali presenti in questi giorni a Perugia.

Un giro finale, un aperitivo (o una squisita cioccolata calda) al Caffè di Perugia per consolidare un gesto diventato ormai tradizionale, e la gita si conclude con la discesa in minimetrò – come dire: andiamo sulle giostre!

Marco Morello di supersalute.com

Il minimetrò di Perugia e le elezioni amministrative 2009

lunedì 20 aprile, 2009

Minimetrò Perugia ed Elezioni Amministrative 2009Il minimetrò di Perugia, invenzione amata e odiata, voluta, promossa e realizzata dall’amministrazione uscente, scatena forti passioni. Quelli che se lo sentono vibrare e stridere sotto casa tutti i giorni, lo odiano, quelli che lo guardano nell’ottica di sviluppo, prestigio e comunicazione, lo amano. Tutti hanno qualcosa da dire in proposito.

In prossimità delle elezioni, invito chi ha qualcosa da chiedere sul destino del Minimetrò di Perugia a iscriversi al gruppo di Facebook myperugia o a seguire e commentare il post nel blog http://myperugia.com: ho pensato che potesse essere interessante rivolgere delle domande dirette ai quattro candidati al ruolo di sindaco di Perugia. Perché non inserire anche una domanda proprio sul Minimetrò?

Posto che il Minimetrò esiste e che smantellarlo non avrebbe senso, qualcuno ha qualche domanda specifica su questo argomento da rivolgere ai candidati? E’ il momento di chiedere chiarimenti!

Marco Morello di supersalute.com

A che cosa serve il minimetrò?

sabato 27 settembre, 2008

Il dibattito è incontrovertibilmente acceso e si basa su fatti concreti: sono in molti a chiedersi a che cosa serva il minimetrò. Si crea un’opera del genere solo per portare i perugini allo stadio? Si mette in piedi tutto ‘sto trambusto per portare i perugini al percorso verde senza dover prendere l’auto? Si stravolge la vita della città per portare i ragazzini a giocare a baseball?

Molti mi dicono che sarebbe stato davvero utile un mezzo per accedere facilmente all’ospedale, per esempio.

Visto che io sono un fan del minimetrò in sé (mi piacerebbe anche costruito in mezzo a un deserto per condurre dal miraggio di un’oasi al miraggio di un chiosco di gelati), suggerisco a chi sta in via Cortonese o a Madonna Alta o vive alla stazione… suggerisco di usare il minimetrò per venire in centro. Il centro storico di Perugia. Della vostra città. Dove si addensano secoli di storia, arte, bellezza. Dove si trova quello che gli esperti di marketing definiscono il “centro commerciale naturale,” dove ci sono i negozi più belli, i ristoranti più accoglienti, i bar più eleganti della città.

Signore, signori, in meno di 7 minuti siete nel cuore vivo della città. Nell’isola pedonale. Lontani dal traffico. Tra i tavolini dei caffè e le vetrine di negozi e librerie, con tutta la bellezza della città a vostra completa disposizione. Al costo di un euro. Senza aver inquinato. Senza aver speso manciate di monete per i parcheggi. Senza stress. Avendo goduto di una breve ma suggestiva gita sul più bel mezzo di trasporto di tutta Europa.

Una signora molto in gamba nel suo lavoro oggi mi parlava senza sapere dove fosse il Caffè di Perugia o quale fosse la “topografia base” del centro storico. Non è un peccato secondo voi? Vivere in una delle città più belle del mondo e lasciarsela sfuggire di mano così, per pigrizia o per ripicca?

Grazie al minimetrò il centro storico si raggiunge in pochi minuti. Chi ha la fortuna di essere nei pressi di una fermata, non si lasci sfuggire l’occasione di sfruttare al massimo questa opportunità. Il sabato, la domenica, tutti in centro per una bella passeggiata. Visti i tempi ridotti, vale anche per la pausa pranzo. A fronte di 15 minuti di tragitto (andata e ritorno) ci saranno altri 45 minuti di pausa pranzo che si possono passare nei locali più belli d’Italia. Perché privarsi di questa fortunata occasione?

Per gli appassionati d’arte, una nota finale. Preso il minimetrò, usciti in via Oberdan, se siete in vena di inaugurazioni potete scendere verso le scalette di Sant’Ercolano e poi procedere per Corso Cavour fino al numero 120, alla Galleria d’arte contemporanea del fumetto Mio Mao. Sabato 4 ottobre, alle 18, ci sarà l’inaugurazione della mostra CANZONI IN A4 del genio del fumetto Paolo Bacilieri. Un buon modo di usare il minimetrò.

Marco di supersalute.com

Da capoline a acapolinea in dieci minuti (il video)

domenica 1 giugno, 2008

Ecco un video che dura una decina di minuti e riprende tutto il percorso del Minimetrò – il giorno dell’inaugurazione – da Pian di Massiano (capolinea giù) al Pincetto (capolinea su). Tanto per testimoniare, anche con un video, che in 10 minuti si è da un punto all’altro della linea. Con 1 euro. Con quello che costa il carburante oggi, prendere la macchina per andare al Percorso Verde diventa una vera e propria spesa. Chi vuole farsi 40 minuti di corsa al Percorso Verde, invece, può fare avanti e indietro solo con un biglietto. Niente male!

Ecco il video:

Marco di supersalute.com

Gli striscioni contro il minimetrò

domenica 1 giugno, 2008

Un commento a un mio post di qualche tempo fa mi apre gli occhi sull’angolatura da dare alle proteste stampate sui grandi striscioni che accompagnano una parte del tragitto del minimetrò.

Chiara mi scrive di essere una che apprezza il minimetrò dal punto di vista estetico e che lo usa anche frequentemente, trovandolo davvero MOLTO UTILE. Però è anche una delle persone che hanno appeso al balcone uno striscione contro il minimetrò, perché, dice, il rumore c’è e si può eliminare.

Nel suo commento (se non lo avete letto, è in risposta al mio “Il rumore del minimetrò (e dei tram e della metropolitana milanese“) accenna un argomento molto interessante, relativo alle barriere per attutire il rumore. Qualcuno ha link, articoli, informazioni a riguardo? Mi interessano molto.

Minimetrò a Pasqua

mercoledì 26 marzo, 2008

Ormai ne sono certo. Il minimetrò E’ un’attrazione turistica. Chi lo vede, chi ci fa un giro, se ne innamora.

E’ stato così per l’ospite milanese che è passato a trovarci mentre transitava verso le sue vacanze pugliesi. Diego (@diegoman!) vive a Milano. Guida una grande agenzia di relazioni pubbliche. Gira il mondo. Ma il minimetrò l’ha colpito al cuore.

Stessa cosa per mia sorella. Un lavoro da globetrotter in una grande azienda internazionale che produce software (sì, QUELLA grande azienda che produce software), eppure il minimetrò le è piaciuto all’istante. A partire da quella finestrona su Assisi che inquadra una splendida vista mentre si scendono le scale mobili verso il lunapark di Perugia (dai, sembrano le montagne russe! I bambini ci si divertono come pazzi!).

Anche le mie nipoti l’hanno apprezzato. Anche se, in effetti, i bambini hanno altri giochi a cui pensare.

Lasciateci quindi divertire con il nostro giocattolo per adulti. Dicono che è costato molto. Dicono che non serve. Si sa che dicevano lo stesso anche per le scale mobili… Invece qui si è aggiunto a Perugia un pezzetto di storia contemporanea, molto divertente. Come se Il Dio dei Giocattoli avesse comprato una nuova pista con la parabolica e un nuovo scivolo per le auto della polizia e poi un nuovo minimetrò, piazzato lì per il divertimento di tutto il Mondo Adulto.
Per trasformarlo in un oggetto INDISPENSABILE gli manca solo l’estensione dell’orario. Ci torneremo più avanti. Ma diciamocelo subito: il minimetrò NON PUO’ iniziare il suo servizio alle 6.40 quando il Primo Treno Per Milano (l’unico diretto, il Tacito) parte alle 6.39. Sennò hanno ragione i detrattori e quelli che dicono che non serve a niente!

Marco di supersalute.com

Peruggia sotto la pioggia

mercoledì 12 marzo, 2008

C’è stato un gran freddo. C’è stata anche la pioggia. Ma qui tutto scorre uguale. I sassi dei palazzi se ne stanno al loro posto. Da secoli. E io li guardo dalla finestra, ancora stupito del fatto di abitare proprio qui, proprio su questa piazza, lungo questo corso.

Quando scosto le tende del salotto, mi sembra ancora di aprire i drappi di velluto del cinema e guardare uno spettacolo appena iniziato (il regista ha dato il ciack e la gente ha iniziato proprio adesso a muoversi, anche quella signora con l’ombrello). E quando esco la sera dopo essere stato chiuso a lavorare per tutto il giorno, corro a fare due acquisti al volo (l’acqua, un po’ di frutta, il mio latte di soia per la colazione e le mie fette alla quinoa e sesamo… tutte cose che trovo in pochi minuti, ronzando da un negozio a un altro come un’ape), il profumo dell’aria, della pietra, dei toast dello snack bar o del kebab di via Bonazzi… Ragazzi, tutto mi pare ancora troppo magico per essere vero.

L’acropoli. Il centro. Perugia. Io vivo qui.
E mi sembra un miracolo.

Il minimetrò della Marno Dati & C.

venerdì 7 marzo, 2008

Non vi dico nulla. Nonostante il video sia di pessima qualità, lo trovo MOLTO DIVERTENTE. Ma a me piace molto il trash!

🙂

Marco di supersalute.com
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Seconda giornata della lentezza

lunedì 25 febbraio, 2008

[notizia a reti unificate – la trovi anche sul blog supersalute]

Dice il saggio: chi va piano va sano e va lontano. Se l’Umbria è terra di storia e tradizione, solo parzialmente contaminata dalla frenesia del business a tutti i costi, non possiamo lasciar correre questa specialissima giornata della lentezza, il 25 febbraio 2008.

I motivi di questa adesione sono molto più personali di quello che si può credere.
Da un lato in famiglia siamo molto affezionati a Francesca Bajlo che ce ne ha parlato, e inoltre ho grande stima di quel genio di Bruno Contigiani che ha fondato insieme ad altri soggetti non meno geniali l’associazione L’arte del vivere con lentezza.
Dall’altro la giornata della lentezza ci sembra in perfetta sintonia con l’approccio di supersalute.com, che integra da tempo nel proprio progetto di salute l’imperativo di dedicarsi del tempo, rallentare, prendere impegni commisurati alle proprie possibilità, fermarsi tutti i giorni a respirare, senza lasciarsi travolgere dagli eventi. Per capire peché siamo in così perfetta sintonia vi basterà leggere i 14 comandalenti alla base dell’approccio lento dell’associazione (e l’appendice dei 7 indispensabili comandalenti dedicati alla cucina!).
Per finire, benché mi sembra di non far altro che lavorare, il concetto delle lentezza si addice ai miei nuovi ritmi di vita perugini, dove l’auto è bandita, si va dappertutto a piedi, si sceglie il minimetrò ogni volta che si può.
E il minimetrò, benché arrivi in fretta a destinazione, va molto, molto piano.

Ecco quindi i link da seguire per chi vuole sapere tutto sulla Seconda giornata della lentezza.

Buona giornata (della lentezza!),
Marco di supersalute.com

Una foto del minimetrò

sabato 23 febbraio, 2008

Il minimetrò di PerugiaIl minimetrò di Perugia

Il vagoncino del minimetrò in tutto il suo delizioso splendore. A me sembra davvero molto bellino! E’ anche divertente. Su, smettiamola di parlarne male!

Marco di supersalute.com