Il dibattito è incontrovertibilmente acceso e si basa su fatti concreti: sono in molti a chiedersi a che cosa serva il minimetrò. Si crea un’opera del genere solo per portare i perugini allo stadio? Si mette in piedi tutto ‘sto trambusto per portare i perugini al percorso verde senza dover prendere l’auto? Si stravolge la vita della città per portare i ragazzini a giocare a baseball?
Molti mi dicono che sarebbe stato davvero utile un mezzo per accedere facilmente all’ospedale, per esempio.
Visto che io sono un fan del minimetrò in sé (mi piacerebbe anche costruito in mezzo a un deserto per condurre dal miraggio di un’oasi al miraggio di un chiosco di gelati), suggerisco a chi sta in via Cortonese o a Madonna Alta o vive alla stazione… suggerisco di usare il minimetrò per venire in centro. Il centro storico di Perugia. Della vostra città. Dove si addensano secoli di storia, arte, bellezza. Dove si trova quello che gli esperti di marketing definiscono il “centro commerciale naturale,” dove ci sono i negozi più belli, i ristoranti più accoglienti, i bar più eleganti della città.
Signore, signori, in meno di 7 minuti siete nel cuore vivo della città. Nell’isola pedonale. Lontani dal traffico. Tra i tavolini dei caffè e le vetrine di negozi e librerie, con tutta la bellezza della città a vostra completa disposizione. Al costo di un euro. Senza aver inquinato. Senza aver speso manciate di monete per i parcheggi. Senza stress. Avendo goduto di una breve ma suggestiva gita sul più bel mezzo di trasporto di tutta Europa.
Una signora molto in gamba nel suo lavoro oggi mi parlava senza sapere dove fosse il Caffè di Perugia o quale fosse la “topografia base” del centro storico. Non è un peccato secondo voi? Vivere in una delle città più belle del mondo e lasciarsela sfuggire di mano così, per pigrizia o per ripicca?
Grazie al minimetrò il centro storico si raggiunge in pochi minuti. Chi ha la fortuna di essere nei pressi di una fermata, non si lasci sfuggire l’occasione di sfruttare al massimo questa opportunità. Il sabato, la domenica, tutti in centro per una bella passeggiata. Visti i tempi ridotti, vale anche per la pausa pranzo. A fronte di 15 minuti di tragitto (andata e ritorno) ci saranno altri 45 minuti di pausa pranzo che si possono passare nei locali più belli d’Italia. Perché privarsi di questa fortunata occasione?
Per gli appassionati d’arte, una nota finale. Preso il minimetrò, usciti in via Oberdan, se siete in vena di inaugurazioni potete scendere verso le scalette di Sant’Ercolano e poi procedere per Corso Cavour fino al numero 120, alla Galleria d’arte contemporanea del fumetto Mio Mao. Sabato 4 ottobre, alle 18, ci sarà l’inaugurazione della mostra CANZONI IN A4 del genio del fumetto Paolo Bacilieri. Un buon modo di usare il minimetrò.
Marco di supersalute.com